mercoledì 7 ottobre 2009

HAPPY THE MAN - Happy the man (1977)



Superbo debutto discografico per questo gruppo made in USA che ha saputo dare una eccellente dimostrazione di intelligenza e capacità nel declinare il rock sinfonico - o meglio il "prog europeo" - con accenti più enfatizzati, muscolari e soprattutto tecnicamente molto impegnativi.
Inutile dire che nel sound degli Happy The Man gli echi di gruppi come inglesi come Gentle Giant o Yes si mescolano efficacemente a suggestioni poliritmiche quasi zappiane.
Pochi e sintetici spazi per le brevi parti cantate (ed in effetti non si può parlare di grande interpretazione vocale in assoluto) ma tantissma qualità solistica e di organizzazione sonora generale.
Interessante ricordare come questa band sia stata pressochè ignorata all'epoca e - di conseguenza - destinata ad un inevitabile scioglimento in breve tempo, ma curiosamente rivalutata in maniera entusiastica due decadi dopo dalla nuova generazione di appassionati "progressive" planetari. Nel frattempo ovviamente i musicisti originariamente coinvolti nel progetto che si erano persi di vista tra carriere riuscite e fallite (e non necessariamente nell'ambito musicale) hanno trovato nuove motivazioni per una reunion che non ha fatto altro che rinverdire entusiasmi passati e lontani nel tempo per i pochi primi fans e contemporaneamente confermare quanto di buono era stato scoperto dalle nuove generazioni.

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